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venerdì 30 gennaio 2009

I NOSTRI SOGNI...

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L'universo ci aiuta sempre a lottare per i nostri sogni, per quanto sciocchi possano sembrare. Perchè sono i nostri, e soltanto noi sappiamo quanto ci costa sognarli.
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Paulo Coelho

domenica 25 gennaio 2009

FOTOGRAMMI


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E’ stata una scommessa con l’attrazione fisica, l’innamoramento, o una buona dose di autogratificazione…. o semplicemente è che ci sono uomini e donne che quando si incontrano non possono fare a meno di “sentire” l’altro in un modo “unico” e diverso, fissando quell’istante in fotogrammi indelebili che fanno parte di un album che esiste da sempre, a prescindere dal titolo che c’è sulla prima pagina….
Ma la fase dell’innamoramento l’avevamo passata entrambi, da un bel po’…. e avevamo passato anche la fase dell’adolescenza “brufolosa”, quella che ti fa guardare all’altro sesso come ad una specie di universo in cui perdersi e ritrovarsi senza regole ben precise. In ogni caso, mi sono ritrovato a fissarti mentre mi leggevi qualcosa che non avrebbe dovuto suscitare alcun coinvolgimento emotivo, che non aveva proprio nulla di sensuale … stavi leggendo uno di quei documenti in “legalese”… e io invece mi ritrovai a guardare e fissare nella mente i tuoi capelli neri, che cadevano sulle spalle e sulla fronte, come gocce che accarezzano la roccia levigata… e i tuoi occhi, disegnati come due finestre sul mondo, che fanno passare tanta di quella luce che non riesci a sfuggirle senza esserne travolto… e la tua bocca, che all’improvviso mi sembrava disegnata solo per assaporare le mie labbra o per essere “disegnata” con un dito….
Per un istante, la mia mano che sfiora la tua… involontariamente, o forse no, tu che mi guardi e subito ritrai lo sguardo, e subito dopo incontri nuovamente i miei occhi… e ti sento ancora lì, accanto a me, e dentro me…..
Ogni giorno, ogni gesto, sfiorarti, guardarti, immergermi in quel “profumo” che non è solo fragranza ma anche essenza di te… parole dette a metà…
E non so dove mi porta tutto questo, ma mi ritrovo a viverlo senza un motivo e senza una certezza… una sola… senza che nulla sia definito… Mi cerchi? Ti cerco? Non lo so… forse si, e forse non lo saprò mai… anche restandoti così vicino…

lunedì 19 gennaio 2009

GIUDICI E SACCENTI

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Sono io ad essere sbagliato… è un ritornello che si ripeteva nella mente, ancora, ed ancora…. La tua “necessità” di “silenzio”, quella che viene additata, quella che ti fa “giudicare” da chi vede in te solo una egoistica ricerca di “solitudine” e “non condivisione”… quella che ti ha fatto sentire “sbagliato” agli occhi degli altri… e dire che ci hai messo una vita ad abituarti, a comprendere che non era una “malattia” la tua… ma solo il tuo “essere”…
E che c’è di strano se non riesci a manifestare il tuo entusiasmo? Se non riesci a manifestare i tuoi sentimenti come gli altri si aspettano? Come in un teatrino ben orchestrato in cui tutti devono attenersi al copione, e chi non si attiene è anomalo, è “fuori”… E quanta gente c’è che crede di potersi erigere a giudice dell’altro, e si crede giusta?
Ho te… e se l’amore esiste… è quel “tutto” che ti consente di “essere uno” con l’altro, senza necessità di giudicare o di “interpretare”…
Quanti registi ci sono? Quanti direttori d’orchestra? A chi credete di darla a bere? Il vostro falso interessamento è solo necessità di assoldare gli altri… e sentirvi giusti nell’esprimere un giudizio che non avete il coraggio di esprimere su voi stessi…
Vivimi, tu che sai vivermi… tu che vuoi vivermi, e permettimi di viverti… nel tuo “lasciarmi scorrere”… sei tu che mi hai donato la guarigione… la guarigione dal “mal di vivere” che tanti “saccenti” mi avevano elargito…
Non permettere a nessuno di giudicarti, e fai attenzione a ciò che leggi negli occhi della gente: potresti stupirti di leggere negli occhi di chi non senti vicino, un grande rispetto, così come potresti leggere una grande falsità in due occhi che vorrebbero apparirti goffamente sinceri e complici…
A te che impieghi il tuo tempo a demolire chiunque decida di non condividere il fango della tua ipocrisia… a te che hai come unico mezzo di sopravvivenza il tuo “veleno” tanto denso quanto “inutile” perché degradabile dal tempo… a te dedico tutta la mia totale indifferenza…

domenica 11 gennaio 2009

I FRATELLI CAPONI... SENZA NULLA A PRETENDERE

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Signorina, veniamo noi con questa mia a dirvi una parola che scusate se sono poche, ma settecentomila lire a noi ci fanno specie quest'anno, c'è stato una grande morìa delle vacche come voi ben sapete...". Punto, due punti, ma sì, fai vedere che abbondiamo…. abondantis adbondandum!!!!

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