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lunedì 26 novembre 2007

POESIA DI UNA VITA
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Guardo nei tuoi occhi cercando il mio cammino
una vita inseguita per una vita
trovata nella sua essenza unica
ma ancora vuota in quelle pieghe profonde
che nessuno è mai riuscito a riempire
strappate, lacerate e mai appianate.
La mente non riesce a segnare il passo al cuore….
mai trovata….
costruita in una luce che nascondeva l’ombra di te
la tua ombra è dentro me
ti cercherò finchè la mia e la tua non si fonderanno….
in modo perfetto…..
ci sarà sollievo
e amore… oltre te e me….

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domenica 25 novembre 2007

IL FALCO
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Sono seduto su un grattacielo
vedo gli aerei passare
poi guardo giù, voglio saltare
voglio imparare a volare….
E allora volo via
siamo in viaggio, io e la mente mia
Guardami, ho già spiccato il volo
ed ora sono proprio sopra casa tua
Il falco va, senza catene....
fugge gli sguardi, sa che conviene
e indifferente, sorvola già tutte le accuse,
boschi e città….
Io che son falco, falco a metà.
Sono di nuovo sul grattacielo
ed ho imparato a volare....
se guardo giù, quello che vedo…
ora è la gente passare....
E chissà se questo è
il segreto per vivere con me....
Seduto su un grattacielo devo stare....
in alto come un falco, per non farmi catturare....
Ma il falco va, senza catene....
fugge gli sguardi, sa che conviene....
e indifferente sorvola già tutte le accuse
boschi e città….
And so my friends
libera le ali…. ogni anima le ha….
rubale alla libertà
And so my friends
libera le ali…. ogni anima le ha
rubale alla libertà….
Il falco va, senza catene....
fugge agli sguardi, sa che conviene,
e indifferente…. sorvola già tutte le accuse,
boschi e città, io che son falco
falco a metà….

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mercoledì 7 novembre 2007

RASSEGNAZIONE? NO GRAZIE...
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Da qualche mese non leggo più assiduamente i quotidiani, nè guardo con attenzione la Tv, soprattutto i rotocalchi d’informazione giornaliera, e non solo per un problema di tempo, ma forse perché mi rendo conto che, inconsciamente, sto abbandonando un pò la voglia di capire fino in fondo cosa cavolo sta succedendo intorno a me, oltre che dentro me.
Spesso ho focalizzato la mia attenzione sui guai personali, sulle vicende di vita più dure, e su quelle meno importanti….. ma mi chiedo? E’ giusto ignorare ciò che ti circonda, rifiutare, consciamente o inconsciamente, di porsi le giuste domande e fare leva su un rinnovato o ritrovato spirito critico per interpretare ciò che ti scorre accanto (meccanismi politici, situazioni sociali, umane, etc.) e di cui tu, inevitabilmente, sei parte integrante?
Non c’è bisogno di fare il “Beppe Grillo” della situazione, anche se, per molti versi, è giusto anche che ci sia qualcuno che urla le sue ragioni, magari in modo un pò “teatrale”, come si addice ad un comico o ad un attore, ma comunque lo fa….. e ciascuno da questo può prendere ciò che ritiene giusto ed escludere ciò che ritiene sbagliato…. Come in ogni cosa della vita.
Vengo al nocciolo…… facendo autocritica:
è giusto “fuggire” dai problemi, sia quelli più grandi, che quelli più piccoli, cercando una dimensione “parallela” fatta di tutto ciò che ti “distrae” la mente dalle tue responsabilità, sia quelle nei confronti di te stesso che nei confronti del mondo che ti circonda?
Vorrei riuscire un po’ alla volta a crescere…. e ad acquistare (non dico a riacquistare, perché non so se mai l’ho avuta) la capacità di riflettere in modo critico e maturo sul mondo, cercando poi di tradurre in azioni quotidiane ed in pensieri da fare propri e da trasmettere agli altri, tutto ciò che deriva dalla tua riflessione.
Qualche esempio che mi sono fatto: tanto per iniziare, potrei riacquistare la capacità di interessarmi davvero dei problemi delle persone che mi sono vicine…. senza nascondermi dietro il mio NON HO TEMPO ADESSO…..
Forse il problema sta proprio là: preferiamo NON AVERE PIU’ TEMPO…… per gli altri…. e ci accontentiamo di rapporti veloci, superficiali, rapporti in cui non hai nessun obbligo preciso, se non quello di “prendere” ciò che ti serve per la tua autostima e per mantenere quel briciolo di “bisogno di umanità” che ciascuno ha dentro….. Ma poi non ti resta gran che…..
Voglio imparare a FERMARMI davanti al mondo, e guardarlo……. Guardarlo….. e guardarlo ancora….. per poi VIVERLO….. e non subirlo….. senza fretta di fare indigestione di sensazioni e parole…... godermelo un pò alla volta….. non dando più nulla per scontato…..

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lunedì 5 novembre 2007

LE INTRAMONTABILI LEGGI DI MURPHY

Tratto da "La Legge di Murphy" di Arthur Bloch

Umanologia

Prima legge di socio-genetica
Il celibato non e' ereditario.

Principio di Beifeld
Le probabilita' che un giovane maschio incontri una giovane femmina attraente e disponibile aumentano in proporzione geometrica quando e' con:
1) la fidanzata,
2) la moglie,
3) un amico piu' bello e piu' ricco.

Legge di Parker
La bellezza e' soltanto epidermica, la bruttezza arriva fino all'osso.

Legge del capitano Penny
Si puo' fregare tutti per un certo periodo, o qualcuno per sempre, ma non si puo' fregare la mamma.

Legge di Katz
Uomini e nazioni agiranno razionalmente solo dopo aver esaurito ogni altra possibilita'.

Legge di Parker sulle affermazioni politiche
La verita' di un'affermazione non ha niente a che vedere con la sua credibilita', e viceversa.

Teorema di Andreotti sugli equilibri politici
Il potere logora chi non ce l'ha.

Assioma di Cole
La somma dell'intelligenza sulla Terra e' costante; la popolazione e' in aumento.

Legge dell'individuo
Nessuno e' veramente interessato o capisce quel che sta facendo chiunque altro.

Motto di Jones
Gli amici vanno e vengono, i nemici si accumulano.

Codicillo di McClaughry al motto di Jones
Per farvi un nemico, fategli un favore.

La quinta legge
Vi siete presi troppo sul serio.

domenica 4 novembre 2007

IL MIGLIO VERDE
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Il Miglio Verde
di Frank Darabont
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Stephen King è uno degli scrittori horror più famosi del panorama letterario contemporaneo, ma, al di là del genere specifico, è uno straordinario “narratore” capace di dipingere anche scenari che esplorano l’animo umano nella sua “normalità” e nella sua straordinaria capacità di “amare”.
Il Miglio Verde è un romanzo di Stephen King pubblicato nel 1996. King decise di pubblicare la storia sotto forma di serie, un po’ sullo stile dei romanzi di Dickens, basandosi sul concetto di serial. La prima edizione era formata da sei piccoli libri tascabili.
Dopo la sua prima edizione, che conteneva una sezione dove il narratore parla direttamente al lettore, il romanzo è stato ripubblicato come volume singolo, in cui l’introduzione fu modificata. Il romanzo non fu mai modificato nel suo contenuto.
Nel 1999 è stato adattato per il grande schermo dal regista Frank Darabont nella pellicola omonima che vedeva come protagonisti principali Tom Hanks, nel ruolo della guardia carceraria Paul Edgecombe, e da Michael Clarke Duncan, nei panni del condannato a morte John Coffey.
Frank Darabont aveva già diretto film come “Le ali della libertà”, e pellicole minori come “Nightmare 3”, “Blob - Il fluido che uccide”, “La mosca 2”, ma con “Il Miglio Verde”, ha mostrato un talento indiscutibile.
"Il miglio verde" è il soprannome del braccio della morte del carcere statale. Corridoi simili sono presenti in altre prigioni e vengono soprannominati "l'ultimo miglio". Il linoleum che ricopre il pavimento del corridoio è verde, da qui il "miglio verde".
La storia è ambientata in Louisiana, negli anni trenta (il libro nel 1932 ed il film nel 1935), ma c'è anche uno scorcio in cui Paul Edgecombe, la guardia carceraria interpretata da Hanks, è mostrato nel periodo della sua vecchiaia, intento a raccontare ed esorcizzare i fantasmi del suo passato condividendo la sua storia con un'anziana amica.
Tutta la storia non è altro che il racconto del capo delle guardie, Paul Edgecombe (Tom Hanks). La vita di Edgecombe subisce un profondo cambiamento, dall’arrivo nel miglio verde di un nuovo, enorme, inquilino: John Coffey, condannato per violenza carnale ed omicidio nei confronti di due bambine. Andrà sulla sedia elettrica, così come gli altri tre prigionieri del braccio. Ma lui è diverso dagli altri, è enorme, ma buono, e soprattutto lui ha un dono: “guarisce”.
Leggendo altri pareri e recensioni, ho trovato conforto all’idea che mi sono fatto io stesso del film: non si tratta di un film di condanna o esaltazione della pena di morte, ma di una storia incentrata su un uomo dotato di uno straordinario senso dell’amore, che lo rende soprannaturale, staccato dalle regole umane comuni…. e, forse per questo, detentore di straordinarie capacità di guarigione nei confronti dei propri simili. Un essere umano che si fa carico delle pene e del dolore altrui, come unico mezzo per sopravviere egli stesso… perché quella sembra essere il suo unico scopo.
In tutto questo, il ragionare sulla giustizia o meno della “pena di morte”, diventa un argomento su cui ogni spettatore può interrogarsi, a prescindere dalla trama del film….

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venerdì 2 novembre 2007

PER INIZIARE BENE
"I due marescialli"
(1962 - Regia di Sergio Corbucci)

L'ineguagliabile scena della pernacchia



giovedì 1 novembre 2007

RIFLESSIONI

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Ho iniziato la mia strada, come molti, vivendo ogni rapporto umano come unico, pulito, sano, intoccabile e inossidabile, come quei rapporti che nascono fisiologicamente nutrendosi della vicinanza di chi ti ha generato e cresciuto….
Come tutti ho attraversato quei cambiamenti obbligatori, dettati dalle circostanze e dalle persone incontrate strada facendo, e dalle persone perse strada facendo....
Mi sono fermato, piombando nella disperazione, con la sensazione di essere ad un punto morto, stagnante, sentendo di aver perso tutto ciò per cui fino a quel momento avevo vissuto….
Ogni convinzione sembrava ormai distrutta, irrecuperabile….. ogni persona sembrava appartenere ad una dimensione estranea e ostile…..
Quando ero ormai stremato…. senza più alcuna lucidità, senza più nessun approdo per ogni pensiero e sentimento, ho incrociato una mano amica….. qualcuno che mi ha afferrato… che ha portato il mio peso per me….. dandomi la possibilità di respirare… finalmente….
Ed allora mi sono accorto che tutto ciò che a volte sembra distruggerti, non è altro che la vita che scorre….. e che dietro una sofferenza, c’è sempre una rinascita…… devi volerlo, cercarlo, guardarti per ciò che sei e guardare gli altri per ciò che sono, con tutti i limiti, i difetti e le immancabili meraviglie che ciascuno può offrire all’altro….. piccole cose… che possono diventare una luce ed un approdo sicuro…… un faro che ti aiuta a ritrovare la strada…..
Il mondo è fatto di rabbia e di violenza….
Ma ciascuno ha dentro una dose di amore che può donare agli altri….. un amore che non ci appartiene, ma che possiamo riflettere….. di cui possiamo diventare strumenti…..
Non ti fermare a guardare solo l’odio e la violenza…. non soffermati solo sulle tue sconfitte… spera….. e guarda al bene, anche minimo, che hai ricevuto….
Vivi di quel bene…. e fanne l’humus per la costruzione della tua esistenza……
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Per te che leggi……