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martedì 29 luglio 2008

WARNING!!!! LOW FUEL....
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Certo l'immagine di Homer Simpson non è che esprima tutta sta raffinatezza... ma rende bene l'idea della condizione psico-fisica di chi sta "TIRANDO" la corda.... e ha la sensazione che sta benedetta corda si stia sfilacciando e che stia per spezzarsi.... Ahhh ferie anelate, dove siete?
Ma bando ai lamenti, le ferie o il meritato riposo arrivano prima o poi... io ho ancora da penare più o meno 3 settimane piene.... dopo,SPERO, breve pausa... breve ma intensa....


Intanto, pensavo a quante volte molti di noi hanno pensato, anche solo per un istante, MOLLO TUTTO!!!! sparisco, vado via, addio direttore, addio colleghi, addio bollette, addio rate della macchina.... si riparte... pensieri che poi lasciano il tempo che trovano, perchè, in fin dei conti, tutti noi a parte lo sfogo di un momento di stress, alla fine ci rimbocchiamo le maniche e riprendiamo ad affrontare la vita quotidiana, che se poi fosse tutta sta calma e tranquillità, sai che monotonia!!!
Eppure, a quanto pare, ci sono persone che hanno avuto il coraggio di farlo; sull'argomento esiste un sito ad hoc. Se vi volete divertire e dare una sbirciatina klikkate sull'immagine sottostante:

lunedì 28 luglio 2008

I COLORI DI ANTONIO...
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....Ho visto il rosso, l’azzurro, il giallo, il blu… molto blu, tanto blu… di tutti i colori! Il colore buono è il bianco. Ho scoperto che il colore buono è il bianco, perché rimane fedele. Il resto: si ribella! È vero… è vero… il grigio si intristisce e butta acqua, il viola scappa al tramonto, il nero si fa nero, il rosso dura poco, il giallo brucia tutto e l’azzurro costa caro… e per fare il cielo ce ne vuole… mica solo un tubetto… Tonina, ci vogliono cento, duecento, trecento, anche quattrocento tubetti per fare il cielo. Quando sono insieme, i colori… cospirano… si buttano giù storti, a pataccone. Però, i colori, sono belli visti da dietro…
Tu l’hai mai visto il rosso da dietro? …non sta fermo, cambia… se gli vai addosso, schizza via come un gatto! Però, se c’hai la chiave..... se c’hai la chiave, vedi i colori più belli; gli spettacoli i più belli… li ho visti anch’io, però tanto tempo fa, non so quanto tempo è passato. Facevo il professore, c’era una crepa sul muro vicino alla mia lavagna: io stringevo l’occhio e guardavo il fiore del grano; notte e giorno, giorno e notte col naso incollato al muro… poi decisi di entrarci dalla crepa… Perché bisogna capire nella vita. Bisogna capire nella vita....

Da "Uomo d'acqua dolce" di Antonio Albanese

giovedì 24 luglio 2008

LAST NIGHT A DJ SAVED MY LIFE
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Ve lo ricordate il brano degli Indeep del 1983 o giù di lì?
Ho sempre avuto un bel feeling con la radio…. mi è sempre piaciuto ascoltarla, soprattutto nelle ore notturne. Mi ha fatto compagnia dai tempi del liceo, quando mi trattenevo a studiare per l’interrogazione del giorno dopo, o nel periodo degli esami di maturità, o semplicemente tornando dalle serate con gli amici, quando i miei dormivano da un pezzo.... L’accendevo, a basso volume, quel tanto da ascoltarla in sottofondo, nel silenzio ovattato della notte…. Ricordo ancora i programmi che preferivo, ce n’era uno su radio due, andava dalle 01,00 alle 03,00 circa, c’era la voce dello speaker, una voce tipicamente “notturna”, sussurrata, che faceva delicatamente da corollario ai brani, soprattutto jazz, ma anche altri generi. Questa buona abitudine mi ha accompagnato anche durante i miei esami universitari, dopo, è sfumata un po’…. pian piano…
Ma è da un po’ che, dopo un periodo di “disaffezione”, ho ripreso a “frequentare” questa signorina (o, forse dovrei dire questa signora attempata ma sempre giovanile e rinnovata)…. soprattutto quando ho necessità di fare tardi per dedicarmi al mio lavoro tra le scartoffie (per fortuna questa è solo una minima parte del mio lavoro che mi porta per la maggior parte della giornata a stare a contatto con la gente).
Oggi la radio ha intrapreso la strada della multimedialità, e si sposa in modo perfetto con il web; è possibile un contatto con quella voce, che, col tempo, permette all’ascoltatore di “relazionarsi” con lo speaker: web cam, possibilità di interagire per mail, blog su cui postare i propri commenti e in cui leggere le risposte o i commenti degli altri “visitatori”…. insomma un villaggio, nel quale ci si conosce e ci si scambia anche sensazioni…. Non tutte le radio hanno intrapreso questa strada; Radio Norba, che ormai è da considerare un network radiofonico più che una semplice radio, coprendo molte regioni del Sud Italia, è una delle radio che si è mossa in questa direzione. Una delle voci più familiari e avvolgenti di Radionorba, è Antonella Caramia, speaker ferratissima in tutto ciò che è “musica”, ma non solo… Il mio primo contatto radiofonico via web, invece, è stato con Sara, una speaker “frizzante” di un’esuberanza contagiosa… oltre che molto carina….. A seguire, ma solo in ordine di citazione, c’è Sandra, napoletana D.O.C., e voce “suadente” della radio del sud…. Tutto ciò senza dimenticare tutti gli altri validissimi componenti dello staff radiofonico…

Insomma, se volete, e se siete stanchi della TV E BASTA, radiofonizzatevi!!!! Non ve ne pentirete

mercoledì 23 luglio 2008

BUONANOTTE....
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…..E prima di dormire, come una specie di esercizio mentale, mi metto a battere sui tasti della tastiera del PC, a cercare di raccontare la fine di questa giornata, a raccontarla a me, prima di tutto, raccogliere le idee sulla giornata che mi aspetta, pensare a quanto mi farebbe bene staccare la spina, e poi accorgermi che anche questo mio scrivere mi serve in qualche modo a staccare…. anche solo per qualche minuto…. ogni giorno può esserci una piccola sconfitta, ma anche una piccola conquista, e spero che domani riuscirò a sentirmi un po’ più “vincitore” e conquistatore” di oggi…..

Buonanotte….

martedì 8 luglio 2008

DOVE FINISCE IL MARE
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Io non so parlare e non so vedere come te,
per questo sono qui
e vorrei capire come fa l'amore quando sei distante come me
e c'è stato un tempo in cui ho creduto non ci fosse niente....
e sono andato via ... via dal mondo
Ma tutte le strade portano qua....
e dove finisce il mare comincerà un altro giorno, ancora il sole
nelle mie scarpe nuove mi troverai.... seduto accanto a te
Vieni qui, adesso stringimi, se vuoi raccontami, se puoi dimentica....
griderò nel vento e riderò nel pianto, così tu non te ne accorgerai....
e c'è stato un tempo in cui ho sentito che bastava poco per cadere giù,
fino in fondo....
Ma tutte le strade portano qua....
e dove finisce il mare comincerà un altro giorno, ancora il sole
nelle mie scarpe nuove mi troverai.... seduto accanto a te
Luce di un istante....
per te dopo l'orizzonte c'è un altro giorno,
ancora il sole e avrò parole nuove
per dirti che ho amato solo te....

venerdì 4 luglio 2008

giovedì 3 luglio 2008

PERCHE'?
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Alle prime avvisaglie di provvedimenti più “severi” per gli extracomunitari che vivono in regime di clandestinità nel nostro paese, e che approfittano di questa condizione per delinquere in vari modi, sono stato tra quelli che hanno preso atto favorevolmente di un provvedimento giusto nella sostanza, pensando agli stupri, ai furti ed alle violenze che sono stati consumati in questi ultimi anni da persone che si sono portate dietro qui in Italia ciò che, probabilmente, già li animava nel loro paese di origine. Ma non dimentichiamoci delle violenze a cui sono avvezzi anche molti nostri connazionali; se deve essere pugno di ferro, che lo sia in modo indiscriminato.
Il problema della sicurezza in molte delle nostre città sta assumendo livelli preoccupanti, e, vivendo in una città del sud dove il problema è molto sentito (Bari) ne parlo a ragion veduta. Ma, a prescindere da tutte le considerazioni a riguardo che si possono fare, c’è una cosa che mi sfugge: che senso ha “schedare” un bambino, solo perché appartiene ad un determinato gruppo etnico?
Ma l’infanzia non dovrebbe essere un “periodo sereno” da garantire ad ogni bambino, a prescindere da razza, gruppo etnico di appartenenza, e classe sociale, per permettergli di diventare un “adulto sano e consapevole”?
Se sei un bambino rom ti prenderemo le impronte digitali… perché?
Perché “sei nato” in un gruppo etnico “dedito” al furto?
Perché sei un “potenziale” delinquente?
Perché ci vuole un “segnale” forte?
Perché?
Se qualcuno di voi sa rispondermi, per favore, lo faccia.