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mercoledì 3 novembre 2010

NO MORE....

Anche l’assenza di pensiero è pensiero. E non mi arrendo! Perché voglio esternare anche il mio “vuoto”, quello dei pensieri così “affollati” da sembrare inesistenti… una “nube” densa…. troppo fitta per dare spazio alla coerenza ed alle parole “giuste”.
E anche mettere nero su bianco aiuta…. me lo ripeto spesso. Può essere terapeutico, almeno quanto può esserlo il parlare con una persona disposta ad ascoltarti, e se ti fermi almeno una la trovi. Ma riesci a vederla soltanto se ti fermi.
Il mondo assume forme e colori differenti, a seconda della prospettiva da cui lo osservi, e i pensieri sono la nostra prospettiva.
E ogni tanto fa bene rivederSI e riascoltarSI. Ha ragione Laura quando dice che spesso il problema sta “dentro” di noi e non “fuori”. Scontato? E’ strano come oggi più che mai ripensi a molte cose “scontate” e le riveda come se fossero “rivelazioni” uniche. Non si è mai abbastanza “vecchi” per mettersi davanti allo specchio e “guardarsi”, senza voltare lo sguardo… fino in fondo. Senza trovare scuse o “inventare” alibi. Nessuno si proclami “vittima”, perché una volta nella vita, almeno una volta, è stato “carnefice”, consapevolmente o inconsapevolmente. E oggi voglio pensare fino in fondo al tempo perso, alle occasioni buttate via, alle scelte sbagliate, all’amore calpestato, e non voglio cercare "colpevoli" o presunti "responsabili" dei miei errori…. Vorrei solo riuscire a "vivere" fino in fondo tutto l’amore e tutto il dolore…. tutto ciò di cui, alla fine, sono stato io l’artefice…. E se riuscirò a farlo, forse riuscirò a crescere quel tanto che basta per poter dire che niente è stato inutile.