Anche l’assenza di pensiero è pensiero. E non mi arrendo! Perché voglio esternare anche il mio “vuoto”, quello dei pensieri così “affollati” da sembrare inesistenti… una “nube” densa…. troppo fitta per dare spazio alla coerenza ed alle parole “giuste”.
E anche mettere nero su bianco aiuta…. me lo ripeto spesso. Può essere terapeutico, almeno quanto può esserlo il parlare con una persona disposta ad ascoltarti, e se ti fermi almeno una la trovi. Ma riesci a vederla soltanto se ti fermi.
Il mondo assume forme e colori differenti, a seconda della prospettiva da cui lo osservi, e i pensieri sono la nostra prospettiva.
E ogni tanto fa bene rivederSI e riascoltarSI. Ha ragione Laura quando dice che spesso il problema sta “dentro” di noi e non “fuori”. Scontato? E’ strano come oggi più che mai ripensi a molte cose “scontate” e le riveda come se fossero “rivelazioni” uniche. Non si è mai abbastanza “vecchi” per mettersi davanti allo specchio e “guardarsi”, senza voltare lo sguardo… fino in fondo. Senza trovare scuse o “inventare” alibi. Nessuno si proclami “vittima”, perché una volta nella vita, almeno una volta, è stato “carnefice”, consapevolmente o inconsapevolmente. E oggi voglio pensare fino in fondo al tempo perso, alle occasioni buttate via, alle scelte sbagliate, all’amore calpestato, e non voglio cercare "colpevoli" o presunti "responsabili" dei miei errori…. Vorrei solo riuscire a "vivere" fino in fondo tutto l’amore e tutto il dolore…. tutto ciò di cui, alla fine, sono stato io l’artefice…. E se riuscirò a farlo, forse riuscirò a crescere quel tanto che basta per poter dire che niente è stato inutile.
E anche mettere nero su bianco aiuta…. me lo ripeto spesso. Può essere terapeutico, almeno quanto può esserlo il parlare con una persona disposta ad ascoltarti, e se ti fermi almeno una la trovi. Ma riesci a vederla soltanto se ti fermi.
Il mondo assume forme e colori differenti, a seconda della prospettiva da cui lo osservi, e i pensieri sono la nostra prospettiva.
E ogni tanto fa bene rivederSI e riascoltarSI. Ha ragione Laura quando dice che spesso il problema sta “dentro” di noi e non “fuori”. Scontato? E’ strano come oggi più che mai ripensi a molte cose “scontate” e le riveda come se fossero “rivelazioni” uniche. Non si è mai abbastanza “vecchi” per mettersi davanti allo specchio e “guardarsi”, senza voltare lo sguardo… fino in fondo. Senza trovare scuse o “inventare” alibi. Nessuno si proclami “vittima”, perché una volta nella vita, almeno una volta, è stato “carnefice”, consapevolmente o inconsapevolmente. E oggi voglio pensare fino in fondo al tempo perso, alle occasioni buttate via, alle scelte sbagliate, all’amore calpestato, e non voglio cercare "colpevoli" o presunti "responsabili" dei miei errori…. Vorrei solo riuscire a "vivere" fino in fondo tutto l’amore e tutto il dolore…. tutto ciò di cui, alla fine, sono stato io l’artefice…. E se riuscirò a farlo, forse riuscirò a crescere quel tanto che basta per poter dire che niente è stato inutile.
11 commenti:
L'ascolto di se stessi: una grande fatica e un'impresa impossibile quando non si è ancora "pronti" a farlo. Ma il momento prima o poi arriva, se ne sente la necessità un pò tutti, anche se a volte ignoriamo il bisogno. Sembra arrivato il tuo turno, dunque. Un in bocca al lupo! :O)
caro maurizio va bene ripensare a tutto questo ma appunto non cercare nè carnefici nè vittime, nè colpevoli nè innocenti, quel che è fatto è fatto e non sempre vi si può porre rimedio ma guardare avanti cercando di non ripetere gli stessi errori, questo sì si può fare
io ho smesso di tormentarmi con i fantasmi del passato e con le domande, non ne uscivo fuori....viva
...bè....ti regalo il mio post....;)
ciaooo Vania
...di oggi !!!...non quello con le collanine. :))
ciaooo Vania
Il passato ritorna inesorabilmente.
Ti capisco!
Continuare a guardarsi allo specchio,porsi domande ma non sapersi dare risposte......
Chi per un motivo chi per un altro ci cadiamo tutti,ed anch'io in questo periodo non son da meno.
Continuo a dirmi che è inutile parlare di se,ma,forse,avrei dovuto.....
Mi dico solo che a volte è inutile tentare di darsi delle ragioni quando ormai ciò che è fatto è fatto.
Il guaio è che anche il futuro che uno tenta di ricostruire con tanti sacrifici, sembra arenarsi davanti ai fantasmi del passato.
Vorrei vivere serenamente ,non chiedo altro.
Auguro almeno a te di riuscirci;
io per il momento sono lontana da quel traguardo.
un abbraccio
Lella
Il problema è fermarsi amico mio, solo quello
Sono d'accordo con zefirina bisogna lascirsi dietro i fantasmi del passato e vivere la vita come viene altrimenti non se ne esce fuori.
"E’ strano come oggi più che mai ripensi a molte cose “scontate” e le riveda come se fossero “rivelazioni” uniche. .."
Questo tuo pensiero riflette qualcosa che capita anche a me, e tu lo hai scritto benissimo.
Ciao e grazie!
Lara
* Angelo Azzurro: molte volte arriva il proprio turno. L'importante è cogliere l'occasione
* Zefirina: concordo con te. Più spazio al presente
* Vania: Grazie, molto gradito
* Lella: già il fatto che tu ti metta in discussione con tanto ardone e senza remore, dimostra che sei una persona capace di costruirsi un presente ed un futuro solidi (solidi ovviamente dentro te, perchè le circostanze e gli eventi che ci circondano non ci daranno mai sicurezza completa). Ti auguro con tutto il cuore di conquistare la serenità a cui aspiri, e che, sicuramente, meriti.
Un grande abbraccio
* Baol: si, riuscire a fermarsi a dispetto delle rincorse prese, o dell'eccessivo immobilismo che ti paralizza. Ma ce la faremo, tutti ce la possono fare caro mastro Baol. Un abbraccio
* Giovanni Greco: l'autoironia aiuta molto. Ma ogni tanto anche qualche sana lacrima (senza esagerare)
* Lara: ben ritrovata. La condivisione dei pensieri è sempre un sostegno ed un incoraggiamento. Grazie a te!
E comunque ci piglieremo il famoso caffè!
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