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lunedì 9 marzo 2009

SEMPRE SULL'AMORE....

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Lei non comprendeva la sua "diffidenza"…. non accettava che un uomo potesse “opporle resistenza” … non si spiegava come il mondo potesse apparirle così diverso da come lo aveva dipinto e fissato nella sua mente fino a quel momento… istante per istante… passando attraverso le fasi della vita di una donna… prima bambina, donna acerba… giovane donna…. donna…. attraverso l’arcobaleno di emozioni che nascono e crescono con lei…. a volte così difficili da “sopportare”, altre volte così “dolci” da “assaporare”….
Tutto era iniziato per gioco… una scommessa con gli amici (e con se stessa)…. scommettiamo che lo faccio innamorare?
Tra loro passavano quasi vent’anni… lo aveva conosciuto durante una serata “anomala” in cui, casualmente, alla solita “compagnìa” si era unito un elemento estraneo…. un intruso, che si era portato dietro un amico….
Vedendoli, sorridendo, aveva sussurrato all’orecchio dell’amica: stasera mi sa che c’è la sagra di quelli “stagionati”? Spietata e arrogante, sicura di se…. ostentando (come ormai accadeva da anni) tutto ciò che doveva mascherare la sua innata dolcezza…
La serata passava, e con la serata anche i due quarantenni passavano quasi inosservati…. Ma ecco il lampo, il genio… l’idea… la sfida…. Gli si avvicinò col suo fare sensuale, mai volgare…. Sapeva di essere bella …. cominciò a giocare con lui, con il suo sguardo… e man mano che “giocava” e incontrava i suoi occhi, scopriva qualcosa di unico, inspiegabile, inatteso… era così “vecchio” rispetto a lei… ma nel suo sguardo c’erano la tenerezza di un bambino ed il senso di protezione di un uomo….
Era disorientata… ma non rinunciava al suo gioco… alla sua sfida….
Si lasciarono dopo una serata apparentemente uguale a tante altre…. rise… rise dei suoi gesti sensuali e degli sguardi "interessati" di lui…. rise della sua sciocca scommessa… di cui nemmeno lei era più tanto convinta….
Si incontrarono ancora … parlarono… lei mise da parte per un pò la sua “sfida” e decise di “capire”…. lo osservò mentre si raccontava…. si fermò a guardarlo….
Qualche telefonata… l’incontro… l’attrazione fisica, la passione ed il piacere di scoprirsi e lasciarsi scoprire…. anche questo inaspettato….
Così diversi eppure così vicini e complici….
Durante l’amore le sussurrava “ti voglio", quasi ad esorcizzare la sua paura di non sentirla mai sua... ma non riusciva a sussurrare nemmeno un timido "ti amo"... anche se era ciò che provava....
Ora la sfida non era più “una scommessa”… era un confronto con se stessa…. con le sue paure ed i suoi desideri di donna….
Era successo tutto così in fretta…. era mancato il tempo di porsi domande e darsi risposte…. eppure ciò che stava vivendo lo "sentiva" come "tutto ciò di cui aveva bisogno in quell’istante"….
Pianse, per notti intere pianse…. perchè sapeva che mai sarebbe stato suo…. realmente suo….
Quel gioco ora non era più un gioco…. e le toglieva il fiato….
Una rinuncia spesso la “senti” come una pugnalata…. come un gioco perverso in cui chi la impone è il carnefice… e chi la subisce la vittima… ma in quel caso non c’erano carnefici e vittime… c’era un uomo che vigliaccamente non sapeva sottrarsi al dolore subìto e involontariamente inferto… senza aggrapparsi a troppi “perché” perché era stanco dei perché….
E c’era una donna che aveva bisogno di risposte a molti “perché” lasciati in sospeso….
E’ stupido soffrire rinunciando ad un amore… sarebbe meglio soffrire vivendo quell'amore fino in fondo… eppure a volte la rinuncia non è semplicemente una fuga… è un modo per difendere… non solo se stessi…
Qualcuno gli aveva detto che forse voleva solo pararsi il culo… .
Ci sono uomini che prendono per il culo le donne per una vita…. e sembrano “emergere” sempre con l’immagine dei “vincitori”…. schietti nella loro “spavalderia”….
Ci sono uomini che farebbero bene a non immaginare alcun volo…. se non quello nella loro “mediocrità”… quella mediocrità con la quale vengono etichettati dalle donne che hanno amato… o, meglio, che hanno cercato di amare, goffamente… inutilmente… testardamente… ingenuamente…
Ci sono uomini che non verranno mai realmente “conosciuti” dalle donne che hanno amato… forse per la loro incapacità di darsi… o forse per l’incapacità di alcune donne di “guardarli” ed “amarli” per ciò che realmente sono…
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In alcune storie non ci sono finali alternativi... ma sarebbe bello se ci fossero concessi...

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34 commenti:

Bruno ha detto...

finalmente riesco entrare sul tuo blog, ultimamente non riuscivo a caricare le pagine e mi bloccava il sistema...ora pare vada...un abbraccio ciao a presto

pasticcino ha detto...

ma noooo..... ma come??? nn continua la storia??
è così strano che due persone così si innamorino e vivano bene il loro amore??

al cuore nn si comanda,
ai sensi neppure,
e le paure si affrontano insieme ...se è amore...

se poi era solo attrazione perchè sottrarsi e non godere del piacere di quella conoscenza...

è anche vero che a volte la paura di non essere all'altezza della situazione ci fa fare dietro front ma io credo che se davvero c'è interesse si parla....
e il dialogo è tutto in una coppia....

a presto sulle ali del falco
(sei bravo te l'ho già detto??)

lea ha detto...

Ciao Maurizio, come sempre, quando leggo i tuoi racconti, mi lasci senza parole. Mi sono permessa di far leggere ad una mia amica quello che hai scritto.Per la tua chiarezza nel descrivere situazioni che a volte sono molto simili alla realtà. Una realtà che sebbene in un contesto diverso era molto simile. Come è simile la spavalderia e la vigliaccheria, così lo è la sofferenza che lei ha patito. Ma non per gioco o sfida ma solo per amore. Se i cosiddetti uomini pensassero a collezionare meno numeri e si rendessero conto della pochezza dei loro sentimenti, quanta disperazione sarebbe risparmiata.
Sei sempre molto bravo, complimenti e...continua così!!

Kylie ha detto...

Sugli uomini che non sanno darsi e aprirsi completamente ci si potrebbe scrivere un libro.
Sono capitati a tutte.

Un bacio

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Donnachenina blog ha detto...

Ciao Maurizio, meno male che il mio non è il primo commento e posso aver letto cosa dicono altre prima di me...mi piace la tua scrittura, ho potuto apprezzarla anche in altri post...fin dall'inizio, però sai Maurizio sarò un'aliena non ci ho capito molto di cosa è successo...forse emozioni troppo sottili che una persona come me non riesce a cogliere... ma se mi lascio andare comunque per un attimo ad un giudizio (non ripeto del tuo racconto che è bello)sulla "lei", mi viene da dire "poverina" povero animaletto...perchè immmagino che avendo denunciato l'età dei quarantenni e premettendo che fra i due passano quasi venti anni, la "poverina" ha la mia eta!
Meno male che non mi identifico, nonostante la coincidenza dell'età.. in una donna così...perchè spesso mi relaziono cn quarantenni, ma i tipi di rapporto sono molto lontani da qullo che hai raccontato tu...meno male!
Anch'io avrei potuto correre un rischio così,quando si invecchia male succedono davvero cose straordinarie!
Grazie comunque per la buona compagnia che ci tieni sempre.
P.S.- Evidentemente abbiamo avuto una forma di sincronicità, perchè ieri anch'io ho fatto un post che riguarda l'Amore...anzi se qualcuna delle tue lettrici è attratta dall'argomento la invito sul mio blog a leggere il post di ieri
Un abbraccio
e una buon proseguimento come narratore!
Ciao
Franca

Anonimo ha detto...

"E’ stupido soffrire rinunciando ad un amore… sarebbe meglio soffrire vivendo quell'amore fino in fondo… "
Sono delle parole bellissime e quanto mai vere...
Amare e rischiare di soffrire, di perdere, di non farcela è decisamente meglio di soffrire rischiando di non amare, di non vivere l'amore, di non essere amati.
Grazie Maurizio!

Angelo azzurro ha detto...

Urca, che post! Ti tocca il cuore...anche perchè penso che la storia che racconti sia vera, reale proprio...Non capisco fino in fondo la rinuncia però... se c'era amore vero forse bisognava avere un pò più di coraggio!
Riguardo agli uomini che sanno come raccontarla è pura verità. Loro hanno molto successo e chi magari è più schietto passa inosservato. Un gran peccato, uno spreco, proprio...
Bel post, davvero!
Ciao

Anonimo ha detto...

Forse bisognerebbe lasciarsi andare,
senza fagocitarsi veleni avidi
dentro le altrui tazze di chi è passato,
basterebbe la semplicità di sapere ascoltare SE stessi.
E c'è sempre il rovescio della medaglia, C'E' LA CODARDIA, quella para il culo.
E' solo un'autocritica dettata dalla riflessione impostami dal tuo racconto.

A presto.

M!KA ha detto...

..a volte vieni travolto dagli eventi.. e non sai come gestirli. e, giuro, soffri tantissimo.

Anonimo ha detto...

...forse i LIETO FINE esistono solo nelle FAVOLE...nella Favole + belle...però l'emozione è stata vissuta, mai dimenticare quello che si è ricevuto in dono.
Volando a presto...
Sognatrice

ANTONELLA ha detto...

..ma ci sono uomini ed anche donne che non hanno paura di scavare dentro la propria anima e di vivere pienamente la propria ombra nera, malgrado il dolore che tutto questo potrà causare. Se vogliamo vivere è questo quello da scegliere

Unknown ha detto...

Ciao Maury ... secondo me ci tieni celato un "presentepassatofuturo" (scegli tu quello che preferisci) da scrittore ... scrivi benissimo! Complimenti e un abbraccio!

Unknown ha detto...

Complimenti i tuoi racconti sono davvero belli! In questo momento sto leggendo "l'amore a londra e in altri luoghi" di soriga e questa tua storia me l'ha un po' ricordato...amore amore amore...mai banale, mai scontato...storie mature e profonde che fanno emozionare...te lo consiglio potrebbe piacerti...complimenti ancora!

Donnachenina blog ha detto...

Ciao Maurizio, sono tornata qui...per curiosare come faccio sempre, quando un racconto mi stuzzica, per vedere qualche altro commento...e mi sono resa conto...che forse ho preso una grossa cantonata col il mio di prima!
Evidentemente...non sono il tipo di donna che quando si annuncia una differenza di circa 20 anni, dà per scontato che i 20 siano per forza della donna...perchè sia nella mia esperienza personale, che nel mio ambiente trovo sempre più spesso che uomini più giovani si mettono con donne più mature (non vecchie!)il modello uomo maturo e donna giovane è un modello superato che fa presa solo sui maschilisti...al massimo si sta con i propri coetanei.
Questo perchè se me lo permetti,di uomini non se ne vede più nemmeno l'ombra in giro e capita che quelli che circolano il più delle volte cercano una "madre", più che che avere loro la vocazione di fare da padri...altra cosa, sono non le storie d'amore,che per fortuna viaggiano quando ci sono su altri parametri...ma le storie di potere..
Non avertene se come "maschietto" ti potresti un po' difendere (tu non c'entri con le categorie indicate sei una cosa a parte)ma di clichè maschilisti le donne ne sono abbastanza stuffe!
Un grande abbraccio e al prossimo racconto!!
Franca

pasticcino ha detto...

ho riletto ancora diverse volte questo racconto e penso che la frase giusta x definirlo sia l'ultima che hai scritto....
"Ci sono uomini che non verranno mai realmente “conosciuti” dalle donne che hanno amato… forse per la loro incapacità di darsi… o forse per l’incapacità di alcune donne di “guardarli” ed “amarli” per ciò che realmente sono… "

a presto..

lella ha detto...

oooo Maurizio,vorrei tanto leggere un lieto finale ,ma come dici tu finali alternativi non ne esistono.
Secondo me anke un amore nato x gioco può avere un futuro ed il mio,per esempio lo è; se sei disposto a giocare devi farlo fino in fondo senza mai kiederti xkè,ma solamente lasciandoti trascinare dalla passione,dalla razionalità,dal cuore e dall'amore.
Vorrei ke nn esistessero le categorie di uomini ke amano come vincitori,dove ogni conquista è un trofeo...quelli li odio davvero,ma le altre categorie sarei stata ben felice di incontrarli sulla mia strada.
Lella

la signora in rosso ha detto...

uomini o donne, mi sa che è sempre la stessa storia. Ci sono donne e uomini che amano troppo e donne e uomini che non sanno amare...
Una soluzione ci deve essere. Forse quella di non investire troppo nell'amore?

*Giulia* ha detto...

Ogni tuo racconto sembra avere un unico filo comune...

Tu hai concluso quest'ultimo capitolo con:
In alcune storie non ci sono finali alternativi... ma sarebbe bello se ci fossero concessi...
Chi Mauri non ce li concede?
Noi stessi non ci concediamo...
è questo che più distrugge!

Giulia

Anna Righeblu ha detto...

Ciao Maurizio, passavo per un saluto e... finita la lettura del post, non so se ho ben capito... penso che la mediocrità, quella con la quale si viene etichettati alla fine di una storia, sia pari alla delusione da mancato finale immaginario alternativo...

Un saluto

Donnachenina blog ha detto...

Ciao Maurizio, io son e sempre in tutte le cose una esagerata, come tutti i buoni filosofi...è la terza volta che passo, per leggermi altri commenti...in questo momento ne concludo, che forse qualcuna di noi potrebbe tentare un finale alternativo che tu non sei riuscito ada immaginare...si sa, che le donne hanno più fantasia degli uomini...adesso mi mi metto su con un po' di spirito..vediamo se riesco a partorire un finale che magari può piacere a qualcuno...in quel caso però, Maurizio lo dovresti aggiungere al tuo post...perchè altrimenti ,lo leggeresti solo tu...
Un carissimo saluto
Franca

Vania e Paolo ha detto...

...è mezz'ora che leggo storia e commenti...che dire ...forse...quando l'amore c'è gli ostacoli devono essere superati solo ricordandosi che la vita è una sola e vale la pena di viverla senza rimpianti e rimorsi, e non guardando in "faccia" nessun altro, ma guardando in "faccia" e nell'anima solo se stessi, anche se non è facile e costa sacrifici.
Ciao Vania

Donnachenina blog ha detto...

Ciao Maurizio, ho partorito un finale alternativo al tuo racconto...i due si frequntarono un po'...entrambi sentivano che non sarebbe stato possibile realizzare un qualche tipo di storia reale...un po' dolorosamente si dovettero dire addio...portandosi dentro quella energia nuova che ogni Amore è in grado di concedere...lei proseguì la sua vita, portandosi appresso quel ricordo e facendolo vivere sotto forma di scrittura creativa...lui con l'immagine di quel volto che così tanto lo aveva attratto,aprendo la strada ad emozioni mai provate prima...continuò la sua vita con una veduta rinnovata, e serbando nel cuore l'immagine di lei che così tanto lo aveva cambiato nel profondo cercò di farla rivivere in ogni donna che in seguito incontrò...
Può andare cosa ne dici?
Forse in questo caso ho dato un finale alla Franca...ma potrebbe interessare anche altre donne e altri uomini
Un caro saluto e a presto Maurizio
Ciao
Franca

Mikim ha detto...

grande maurizio... che dire... il racconto (ma è solo un racconto??) è scritto molto bene, ci fai comprendere le emozioni che provano i due protagonisti e tutto molto chiaro e poi....
.... VOGLIO IL FINALE ALTERNATIVO!!
vedi un po' cosa si può fare...
Ti mando un abbraccio

Novemberside ha detto...

Il racconto è bellissimo. Bravo Maurizio. Un caro saluto.

pasticcino ha detto...

ma deve per forza avere una fine questa storia????
nn è meglio lasciarla aperta alla fantasia che nn ha mai fine???


un abbraccio (infinito)

la stanza in fondo agli occhi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
la stanza in fondo agli occhi ha detto...

Il racconto mi è piaciuto molto e mi ha emoizionato.
Ma come si potrà mai aiutare a uscire un po' fuori di sé chi oppone una resistenza enorme? A convincerlo che renderci partecipi di qualcosa di sé non lo danneggerà? E' un grosso interrogativo

Valdemir Reis ha detto...

Ciao Maurizio! Sono in visita a voi, complimenti, il tuo blog è incantevole, armoniosa e bella, piena di creatività, eccellente! Mi sento onorato e felice. Siamo felici quando si contribuire alla felicità dei nostri concittadini. Lascia un abbraccio fraterno e giusto. Tutti i migliori, insieme con una grande e felice week-end. Sempre trovarci qui ... Attendo la vostra visita. Felicidades, la luminosità, molto di pace e protezione.
Valdemir Reis

JANAS ha detto...

dolce e amaro questo tuo scritto...già| sono partita per mille riflessioni e non riesco a materializzarne nemmeno una qui...alcune frasi mi hanno colpito particolarmente:
"E’ stupido soffrire rinunciando ad un amore… sarebbe meglio soffrire vivendo quell'amore fino in fondo… eppure a volte la rinuncia non è semplicemente una fuga… è un modo per difendere… non solo se stessi…"

"Ci sono uomini che farebbero bene a non immaginare alcun volo…. se non quello nella loro “mediocrità”… quella mediocrità con la quale vengono etichettati dalle donne che hanno amato"

se dovessi approfondire, ho paura che scriverei per un giorno intero...

AnnaGi ha detto...

le cose accadano senza che le programmiamo e se anche alla base di tutto c'è stata una scommessa, se poi la faccenda si trasforma in un sentimento reciproco e corrisposto, allora BISOGNA viverlo fino in fondo, senza rinunciarvi. Il problema in questa storia? Uno dei due è imnpegnato. Ho avuto questa impressione, forse lui. Ecco... questi son pasticci grandi perchè se ci si innamora di qualcun altro pur essendo impegnati in un Legame (con la L maiuscola) bisogna interrogarsi sul perchè è accaduto, cercare le cause, capirsi veramente... insomma il discorso è lungo ed io sono qui soprattutto x dirti che MI PIACE TROPPO COME SCRIVI e quindi ti porgo i più sinceri complimenti!

Buona domenica :))

Renata ha detto...

Davanti ad un racconto lunghetto dici a te stesso "Se non mi va, smetto di leggere" ma qui ti trovi amareggiato perché è gia', improvvisamente finito.

Suscita mille perplessità e mille però con tanti insoluti perché. Un scritto da rileggere. Complimenti.

Renata ha detto...

Davanti ad un racconto lunghetto dici a te stesso "Se non mi va, smetto di leggere" ma qui ti trovi amareggiato perché è gia', improvvisamente finito.

Suscita mille perplessità e mille però con tanti insoluti perché. Un scritto da rileggere. Complimenti.

Anonimo ha detto...

...sembra la mia storia...